Boris Johnson ha completato il recupero e a partire da oggi tornerà a tempo pieno al timone del governo conservatorei britannico.

La conferma, dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, è arrivata da Downing Street.

Il primo ministro, in convalescenza nella residenza di campagna di Chequers assieme alla promessa sposa Carrie Symonds, incinta di sei mesi e a sua volta reduce dal coronavirus, ieri ha avuto un colloquio di tre ore con Dominic Raab, ministro degli Esteri e suo supplente nel periodo di malattia, e con il Cancelliere Rishi Sunak, numero tre del governo, per aggiornarsi su tutti i dossier.

A fine marzo Johnson era risultato positivo al test e si era messo in auto-isolamento in un alloggio a Downing Street. Dopo due settimane, in seguito a un improvviso aggravamento delle sue condizioni, è stato ricoverato al St Thomas Hospital di Londra, dove è rimasto una settimana - incluse tre notti drammatiche in terapia intensiva, in cui si è temuto anche per la sua sopravvivenza - prima di essere dimesso nel giorno di Pasqua.

Il suo rientro coincide con una fase difficile del Regno, ancora alle prese con l'epidemia che non accenna a rallentare. Ieri il numero dei morti ha superato la soglia psicologica dei 20mila, il lockdown è prorogato almeno sino a fine maggio.

Ma BoJo è "impaziente" di tornare al lavoro e il suo ritorno alla guida del Regno sarà "un'iniezione di fiducia per l'intero Paese", ha dichiarato alla Bbc Dominic Raab.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata