Il tono era in realtà scherzoso, ma la frase in un'intervista a un'emittente tv è uscita chiara e netta.

"Fatemi dire una cosa, mi suiciderò se sarà prorogato il periodo" di coprifuoco, ha dichiarato il tycoon egiziano Naguib Sawiris.

Sawiris, imprenditore nell'ambito delle telecomunicazioni, ha sottolineato che i lavoratori dovrebbero tornare nelle fabbriche alla fine del coprifuoco l'8 aprile, per evitare un crollo dell'economia a livello nazionale.

"Abbiamo bisogno di una decisione rivoluzionaria, indipendentemente dalle conseguenze. Anche se le persone si ammalano, si riprenderanno", ha detto Sawiris secondo cui il coronavirus "uccide solo l'uno per cento dei pazienti, che sono per lo più anziani".

Sawiris ha quindi suggerito tre possibili soluzioni per porre fine alla chiusura a livello nazionale e mantenere a galla l'economia egiziana. In primo luogo, dividere i dipendenti in due gruppi che lavorerebbero alternativamente nei giorni pari e dispari. Un secondo suggerimento è di far dormire i dipendenti nelle fabbriche senza farli tornare a casa in modo da limitare i movimenti delle persone. Terzo punto, Sawiris ha suggerito che l'Egitto importi kit per i test a sufficienza per consentire alle persone di controllare i sintomi e di mettersi in quarantena a casa, se necessario.

(Unioneonline/v.l.)
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