Cinque turisti italiani sono stati soccorsi in Alaska, dopo essersi persi durante un'escursione per raggiungere il bus sul quale morì nel 1992 Christopher McCandless, protagonista del libro e del film "Into the Wild".

Il gruppo ha raggiunto il famoso autobus in cui McCandless trovò rifugio e visse per tre mesi, lungo il percorso dello Stampede Trail, a una quindicina di chilometri di distanza dall'ingresso della riserva naturale del Denali National park.

Poi però hanno perso il senso dell'orientamento: quando hanno chiesto aiuto con un dispositivo via satellite, si trovavano a 13 miglia dal tracciato (circa 20 chilometri), con una temperatura fra -15 e -12.

I cinque sono stati raggiunti da soccorritori in motoslitta. Uno di loro presentava sintomi di congelamento alle dita dei piedi, ma non era in pericolo di vita. Non è chiaro quanto tempo abbiano trascorso all'addiaccio: almeno una notte, secondo i media locali.

Non è la prima volta che i soccorritori devono trarre in salvo escursionisti attirati dalla mistica romantica della vicenda di McCandless, giovane cresciuto in un sobborgo benestante di Washington e laureato nel 1990 all'università di Emory, che decise di abbandonare tutto per affrontare da solo una vita nella natura.

Quando decise di tornare alla vita civile, si ferì gravemente e morì di fame e stenti a soli 24 anni.

La sua vicenda ha ispirato il libro "Into the Wild" scritto nel 1996 da Jon Krakauer, e l'omonimo film del 2007 di Sean Penn.

(Unioneonline/D)
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