"Il meglio deve ancora venire": Donald Trump chiude con questa promessa il suo terzo discorso sullo stato dell'Unione da quando è alla Casa Bianca, lanciando davanti a un Congresso spaccato in due la sfida per la sua rielezione il prossimo novembre.

"Io ho mantenuto le mie promesse", rivendica il presidente, in quello che trasforma ben presto in una sorta di comizio, infiammando il clima.

"Abbiamo fatto il nostro lavoro, abbiamo sconfitto il declino dell'America e ne abbiamo fatto di nuovo un Paese forte e rispettato nel mondo. E non lasceremo che l'America venga distrutta dal socialismo", ha aggiunto.

I repubblicani applaudono a ogni passaggio del discorso in cui il tycoon, che rivendica i suoi successi: dall'accordo commerciale con la Cina ("abbiamo utilizzato la giusta strategia"), al boom dell'economia fino alla realizzazione del muro col Messico; i membri democratici del Congresso invece restano immobili.

A testimoniare la tensione tra il presidente e i dem anche la mancata stretta di mano, poco prima dell'inizio del discorso, tra Trump e la terza carica dello stato, la speaker della Camera Nancy Pelosi, più volte inquadrata alle spalle del tycoon mentre scuote la testa.

E poi - gesto ancor più clamoroso - Pelosi è stata ripresa mentre strappa la copia del discorso sullo Stato dell'Unione di The Donald, poco dopo la fine del suo intervento.

"L'ho strappata? È stata la cosa più cortese, considerando quali potevano essere le alternative", ha detto ai cronisti alla fine della serata.

Solo due i momenti bipartisan del discorso: il tributo al leader dell'opposizione venezuelana Juan Guaidò, a sorpresa sul palco degli ospiti non distante dalla first lady Melania, e il commovente conferimento della Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile, a Rush Limbaugh, il popolare conduttore radiofonico e opinionista conservatore che nelle scorse ore ha annunciato di avere un cancro in stadio avanzato. La replica al discorso di Trump viene affidata a due donne: la governatrice del Michigan Gretchen Whitmer e alla deputata Veronica Escobar.

(Unioneonline/F)
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