È ancora emergenza incendi in Australia. Due persone sono morte lungo la costa meridionale dell'Isola del Canguro, davanti alla città di Adelaide.

Le fiamme hanno quasi completamente distrutto il Parco Nazionale Flinders Chase e ora minacciano di raggiungere anche le aree più popolate.

I roghi, iniziati il 20 dicembre scorso, hanno bruciato più di mille chilometri quadrati di territorio.

Decine di migliaia di persone sono state evacuate da tre Stati del sud est dell'Australia, e il premier Scott Morrison ha chiamato 3mila riservisti per far fronte alla crisi.

Un'altra giornata "lunga e difficile" quella odierna, ha detto il capo dei pompieri dello Stato del Nuovo Galles, Shane Fitzsimmons.

Le condizioni meteo sono destinate a peggiorare nel weekend: attesti oltre 40 gradi centigradi e forti venti che potrebbero rendere ancor più difficile il lavoro di pompieri e soccorritori.

E c'è il rischio blackout, perché i roghi hanno abbattuto le linee di trasmissione: il ministro dell'Energia invita i residenti a ridurre il consumo di elettricità e a "spegnere le pompe della piscina, le luci nelle stanze non occupate ed evitare l'uso di lavatrici e lavastoviglie".

E arrivano gli aiuti anche dagli Stati Uniti: cento vigili del fuoco sono già stati inviati, altri 50 arriveranno lunedì, riporta il Los Angeles Times. Una mossa rara, è la prima volta dal 2010 che inviano pompieri in Australia, ulteriore segnale di una situazione davvero critica. Anche il Canada ha inviato decine di vigili del fuoco.

(Unioneonline/L)
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