La Camera dei Comuni ha respinto la mozione presentata dal governo di Boris Johnson per ottenere elezioni politiche anticipate il 12 dicembre.

Il no dell'opposizione laburista ha impedito di raggiungere il necessario quorum dei due terzi.

Al premier resta un'altra strada, quella proposta da altri due partiti di opposizione (LibDem e Snp) per andare al voto il 9 dicembre, modificando a maggioranza semplice la legge vigente sulle elezioni.

Intanto i 27 Paesi Ue hanno deciso di accettare la richiesta del Regno Unito di una "flextension" fino 31 gennaio 2020. La decisione sarà formalizzata con una procedura scritta.

Lo ha annunciato su Twitter il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.

La richiesta è stata discussa e approvata dagli ambasciatori dei 27, in occasione della riunione del Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti che si terrà il 28 ottobre a Bruxelles.

Intanto oggi il premier inglese Boris Johnson chiederà ai Comuni il via libera alla sua mozione per svolgere le elezioni il prossimo 12 dicembre, offrendo in cambio la possibilità che la legge sulla Brexit venga sottoposta ad un accurato vaglio parlamentare fino allo scioglimento del 6 novembre.

Il primo ministro ha già presentato due volte mozioni per elezioni anticipate, ma non ha ottenuto la maggioranza dei due terzi necessaria, cioè 434 voti.

(Unioneonline/F)
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