Una sfilata di moda cancellata e migliaia di persone in protesta sui social: sono solo alcuni degli effetti del gigantesco polverone sollevato in Cina dal noto brand "Dolce&Gabbana", e che rischia di avere ripercussioni economiche importanti per il gruppo di casa a Milano che proprio sul mercato asiatico sta puntando per future espansioni.

LA GENESI - I fatti risalgono a qualche giorno fa, quando il noto brand ha lanciato sul mercato cinese alcuni messaggi pubblicitari volti a promuovere la sfilata che avrebbe dovuto tenersi oggi a Shanghai.

Tre video, in particolare, con una modella asiatica che cerca di mangiare cibo italiano – pizza, spaghetti e un cannolo siciliano – con le bacchette. Le immagini, rilanciate con gli hashtag #DGLovesChina e #DGTheGreatShow, non vengono però apprezzate dal pubblico, che accusa la casa di moda di presentare un'immagine stereotipata della Cina che non esiste più. Non solo: uno dei video in questione, quello che propone la giovane con il cannolo, viene giudicato estremamente lesivo della dignità delle donne a causa di una voce maschile fuori campo che recita, "è troppo grande per te?".

LA BUFERA SOCIAL - Le polemiche portano alla rimozione dei tre video da Weibo, il social media più diffuso in Cina, e qui si scatena la furia di Stefano Gabbana. O così, almeno in un primo momento, sembra.

Il popolare account Instagram DietPrada, che ha criticato aspramente la campagna, pubblica gli screenshot dei messaggi privati scambiati da Michaela Tranova, una collaboratrice di DietPrada che aveva chiesto conto a Stefano Gabbana dei video, e lo stilista.

I MESSAGGI DI STEFANO GABBANA - E a comparire è una cascata di offese di Gabbana verso la divisione cinese dell'azienda che ha cancellato i video dai social network cinesi e la Cina in generale: "D'ora in poi dirò in tutte le interviste che faccio che la Cina è un paese di mxxxa e che può stare tranquilla, viviamo benissimo senza di te".

Secondo Gabbana, che indugia anche sul fatto che i cinesi mangiano i cani, sarebbero gli asiatici a sentirsi inferiori, e non "Dolce & Gabbana" a essere razzista. Negli ultimi messaggi di Gabbana si legge anche: "Cina Ignorante Mafia sporca puzzolente".

SHOW CANCELLATO - E quindi la conclusione: in poche ore il post di DietPrada diventa virale, modelle, invitati e giornalisti rifiutano di partecipare alla sfilata che viene quindi annullata, e Stefano Gabbana si giustifica dicendo che il suo account è stato hackerato e che i messaggi in questione non sono autentici, pubblicando su Instagram uno screenshot della conversazione con Tranova con sopra scritto in rosso "Not Me", "Non sono io".

IL CHIARIMENTO - "Siamo molto dispiaciuti – commenta la casa di moda - per i disagi provocati da questi post, commenti e messaggi diretti non autorizzati. Per la Cina e la sua gente proviamo soltanto rispetto".

Non è tuttavia la prima volta che la casa di moda milanese si trova al centro di controversie per campagne pubblicitarie poco appropriate e aventi a che fare con la Cina. Il caso più recente ad aprile 2017, quando nella campagna #DGLovesChina pechino veniva descritta come città retrograda e impoverita in cui spiccavano pochi e bellissimi modelli vestiti D&G.

(Unioneonline/v.l.)
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