"Con che coscienza la gente salta la lista sapendo che lascia esposto a rischio concreto di morte persone over 75 o persone fragili?".

Mario Draghi, facendo il punto su Covid e vaccini in conferenza stampa a Palazzo Chigi, condanna con forza i "furbetti del vaccino": "La coscienza è di quelli che saltano la fila perché pensano: tanto, vabbe'. E' un fatto che è pieno di responsabilità".

VACCINI - Il premier ribadisce l'obiettivo del mezzo milione di dosi al giorno: "Lo confermo", ha detto senza mezzi termini.

La disponibilità di dosi che abbiamo ad aprile "permette di vaccinare chi ha più di 80 anni, in tutte le Regioni, e in parte chi ne ha più di 70. Non ho dubbio sul fatto che gli obiettivi vengano raggiunti".

Anche se molte Regioni sono indietro: "Ci sono Regioni più avanzate e molte diversità abbastanza insospettabili - ha sottolineato Draghi -. Questo dovrà influenzare le riaperture: per le Regioni che sono molto avanti con fragili e i più vulnerabili sarà più facile riaprire".

Su un aspetto si dice sicuro: "Dovremmo continuare a vaccinarci" anche negli anni a venire "perché ci saranno delle varianti".

Sul caos AstraZeneca, "il crollo di fiducia si vede meno di quanto uno potesse aspettarsi. Continueremo a dare un messaggio rassicurante, che non viene dato a cuor leggero ma con grande serietà, partecipazione, comprensione. Io mi sono vaccinato con AstraZeneca e mia moglie anche".

LE RIAPERTURE - Quanto alle riaperture è "normale chiederle, la migliore forme di sostegno all'economia sono le aperture, ne sono consapevole. Capisco la disperazione e l'alienazione di chi protesta. Voglio vedere nelle prossime settimane di riaprire in sicurezza a partire dalle scuole, l'obiettivo è un mese di presenza".

Non c'è però una data, ha detto: "Ci stiamo pensando in questi giorni, dipende dall'andamento dei contagi e dei vaccini".

TURISMO - L'estate si avvicina e sulla ripartenza del turismo il premier è fiducioso: "La stagione turistica? Manca una data. Il ministro Garavaglia dice a giugno. Speriamo, magari anche prima, chi lo sa". Comunque "non diamo per abbandonata la stagione turistica, tutt'altro".

Con questo comune obiettivo "è possibile avere collaborazioni tra Paesi mediterranei: l'Italia ha molto da imparare da Grecia e Spagna. Dobbiamo lavorare subito all'accoglienza dei turisti con il passaporto vaccinale".

IL SOFAGATE - Il premier ha anche commentato il brutto episodio in Turchia, con la presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen rimasta senza sedia in un colloquio con il presidente Recep Erdogan e quello del Consiglio europeo Charles Michel.

"Non condivido il comportamento di Erdogan - ha scandito -. Non condivido assolutamente Erdogan, credo che non sia stato un comportamento appropriato, mi è dispiaciuto moltissimo per l'umiliazione che la presidente della Commissione europea ha dovuto subire".

"Con questi dittatori, di cui però si ha bisogno - ha concluso - per collaborare uno deve essere franco nell'esprimere la propria diversità di vedute e anche pronto a cooperare per assicurare gli interessi del proprio Paese, bisogna trovare l'equilibrio giusto".

(Unioneonline/D)

Draghi sulle riaperture

Draghi sul "sofagate"

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