La curva dei contagi in Italia ha raggiunto il suo picco e iniziato la discesa. Lenta o veloce, dipenderà anche dalle misure. Aumentano ancora decessi e ricoveri, ma sappiamo che c'è qualche settimana di differenza rispetto alla curva dei contagi.

Per questo il governo valuta cambiamenti delle misure dopo Pasqua, con qualche allentamento graduale.

"Pensiamo che dopo la Pasqua la situazione migliorerà gradualmente - dice il ministro dell'Economia Daniele Franco -, e poi ci muoveremo con gradualità verso una situazione più normale a maggio e giugno: questo grazie alla disponibilità dei vaccini e all'aiuto che arriva dalla stagione più calda".

La prossima settimana arriverà il decreto con le nuove misure valide dal 7 aprile. Resterà, come confermato da Speranza, il sistema di suddivisione in fasce di richio, ma tra i temi discussi oggi nel vertice con Draghi, lo stesso Speranza e gli esperti del Cts Locatelli e Brusaferro ci sono la scuola e gli spostamenti tra Regioni.

Potrebbe esserci una via libera tra Regioni gialle, ma è tutto da vedere.

Quanto alla scuola, diversi ministri invocano la riapertura in presenza anche nelle zone rosse, almeno fino alla prima media. "Lavoriamo giorno e notte per riaprire", afferma il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, che in Cdm ha chiesto che le scuole siano le prime a riaprire. Lo stesso Draghi aveva detto: "Quando la situazione lo permetterà le scuole saranno le prime a riaprire".

Tra i più prudenti c'è chi vede alla Germania, che ha prolungato il lockdown fino al 18 aprile, e invoca una proroga delle misure almeno fino al 15 aprile.

"Nessuna decisione è stata assunta in questo momento, ci confronteremo nei prossimi giorni e prenderemo le decisioni. Oggi abbiamo analizzato la curva ma non abbiamo discusso di mìsure e non c'è alcuna decisione che va in questa direzione", ha detto questa sera il ministro Speranza.

(Unioneonline/L)
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