Via libera dalla Commissione tecnico-scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), secondo quanto si apprende, alla possibilità di somministrare il vaccino anti-Covid di AstraZeneca ai soggetti fino ai 65 anni di età in buone condizioni di salute.

Alle persone più anziane o fragili andranno invece somministrati i vaccini a mRNA di Pfizer e Moderna. La circolare del ministero che recepisce le nuove indicazioni dovrebbe uscire venerdi prossimo.

IL PIANO - Intanto prende forma il nuovo piano vaccini dopo le indicazioni che il premier Mario Draghi ha dato in Senato, ribadendo che l'immunizzazione di massa degli italiani è la "prima sfida" per il governo del Paese.

Il piano prevede vaccinazioni nelle caserme e nei palazzetti, un esercito di 300mila volontari in campo per la logistica e per aumentare il personale dedicato alle somministrazioni, mezzo milione di dosi al giorno come obiettivo a partire da aprile.

La strategia si muoverà su due piani, quello nazionale e quello europeo, dove l'Italia sarà convinta sostenitrice della linea adottata finora da Bruxelles per gli acquisti centralizzati. L'ultima previsione di Domenico Arcuri indicava 14 milioni di dosi entro la fine di marzo, sufficienti per completare la vaccinazione del personale sanitario, Rsa e over 80 ma non certo per la campagna di massa. Quella dovrebbe partire ad aprile: nel secondo trimestre sono previste 64,5 milioni di dosi, un terzo da Astrazeneca. L'obiettivo del ministero della Salute è di arrivare a 500mila vaccinati al giorno, 6 milioni di italiani al mese, utilizzando soprattutto medici di base e pediatri.

ADDIO ALLE PRIMULE - "Abbiamo bisogno di mobilitare tutte le energie su cui possiamo contare, ricorrendo alla protezione civile, alle forze armate, ai tanti volontari. Non dobbiamo limitare le vaccinazioni all'interno di luoghi specifici, spesso ancora non pronti: abbiamo il dovere di renderle possibili in tutte le strutture disponibili, pubbliche e private", ha detto Mario Draghi.

Dunque addio alle Primule disegnate dall'architetto Stefano Boeri, che al momento nessuna regione ha richiesto, e spazio a caserme, palazzetti, fiere ma anche a luoghi come la stazione Termini e la Nuvola di Fuksas a Roma, gli spazi nei centri commerciali. E, ovviamente, i drive trough della Difesa, che saranno riconvertiti a centri vaccinali.

Torna in campo dunque la protezione Civile, un sistema che ha al suo interno tutte le strutture dello Stato, dalle forze di polizia alle forze armate, dai rappresentanti dei servizi essenziali alle associazioni di volontariato e che garantisce quel coordinamento necessario - attraverso il Comitato operativo in cui siedono tutti i soggetti coinvolti - a far sì che la gestione dell'emergenza si muova su un'unica linea operativa.

(Unioneonline/D)
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