Omicidio volontario pluriaggravato in concorso con ignoti. E' l'accusa per la quale risulta indagato Claudio Nanni, 53 anni, ex marito di Ilenia Fabbri, la donna di 46 anni trovata morta, con la gola tagliata, nel suo appartamento di Faenza.

Gli inquirenti hanno eseguito tre perquisizioni, a casa sua, in quella della madre e nella sua auto-officina. Effettuato anche un accertamento tecnico irripetibile sulla scena del crimine, al termine del quale l'uomo è stato iscritto nel registro degli indagati.

Secondo gli investigatori, l'esecutore materiale del delitto non avrebbe però legami con la vittima, ma avrebbeagito su mandato di un'altra persona.

Le indagini sono condotte dai pm Daniele Barberini e Angela Scorza.

Da quanto si apprende la Fabbri e Nanni si erano separati nel 2018.

Un anno prima la vittima avrebbe denunciato l'uomo per maltrattamenti e si era rivolta anche a un centro anti-violenza, riferendo che il marito l'aveva fatta pedinare.

Di recente, inoltre, la 46enne aveva promosso una causa di lavoro contro l'ex per chiedergli 100mila euro relativi alle sue collaborazioni nell'impresa di famiglia.

A lanciare l'allarme è stata un'amica della figlia della coppia, che era rimasta a dormire a casa della Fabbri. La figlia in questione, invece, era uscita, per andare con il padre in una concessionaria di Milano.

E' stata proprio quest'amica a fornire un primo parziale identikit dell'omicida (molto alto, ben piazzato, con spalle grosse e vestito di scuro).

A riprova che la Fabbri non conosceva l'assassino il fatto che l'amica abbia sentito urlare: "Chi sei? Cosa vuoi?".

Un assassino che sapeva però dove andare e che aveva forse le chiavi del garage dell'abitazione, riuscendo così ad agire in circa sette minuti.

L'inchiesta per chiarire tutti i punti oscuri del mistero prosegue.

(Unioneonline/l.f.)
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