Polemica sull'assessore all'Istruzione del Veneto Elena Donazzan, di Fratelli d'Italia.

Venerdì scorso, nel corso della trasmissione radiofonica "La Zanzara" di Radio 24, ha improvvisato il motivo fascista "Faccetta nera", ricordando con nostalgia di averla "imparata da bambina" grazie allo zio Costantino, che faceva parte delle milizie mussoliniane: "Lo preferisco a 'Bella ciao', che piacerà alla Boldrini", ha aggiunto, sostenendo la tesi che Benito Mussolini abbia fatto anche "cose buone" come la fondazione di Iri e Inps.

Protesta il gruppo Pd al Consiglio regionale, che ha annunciato un'interrogazione al presidente della Regione Luca Zaia "non solo per chiedergli di dissociarsi ufficialmente, ma per sapere se intende toglierle le deleghe, visto che lei non darà autonomamente le dimissioni".

Sul caso è intervenuto lo stesso Zaia: "L'assessore si deve quantomeno scusare. Conosco la sua sensibilità". "Faccetta nera", ha sottolineato, "riprende un periodo buio, ed è inevitabile che in molte persone sia stata urtata la sensibilità".

Travolta dalle polemiche, la Donazzan si è scusata, ma solo nei confronti di chi vuole "ottenere una reale ed effettiva pacificazione nazionale, assicurando dignità di memoria a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita durante la guerra civile tra il 1943 ed il 1945".

"Ecco di cosa si occupa la sinistra italiana nel periodo più tragico della nostra storia repubblicana: di fascismo - ha replicato l'esponente Fdi, ricordando di essere stata oggetto di attacchi violenti -. Ho scoperto dunque che trovano il tempo non solo per litigare tra loro per mantenere in vita un governo che sta falcidiando la nostra economia, ma anche per montare un caso nazionale sulla mia partecipazione a 'La Zanzara', trasmissione che tutti conosciamo come goliardica e a tratti irriverente. A tutti quelli, invece, che non vedono l'ora di sfruttare certe strumentalizzazioni per ribadire odio e livore, non ho nulla da dire. Sarebbe inutile".

(Unioneonline/D)
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