"La terza ondata rischia di arrivare presto, quando ancora la seconda non ha affatto esaurito la sua forza. Dobbiamo prestare massima attenzione alle prossime due settimane: solo dopo la metà di gennaio capiremo gli effetti del decreto Natale sul contenimento dell'epidemia".

Lo dice Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, sul Corriere della sera.

"Tecnicamente siamo in una fase di stabilizzazione della curva che ha raggiunto il picco a fine novembre. La discesa prima è rallentata, poi si è fermata e adesso - osserva - si intravede un trend in rialzo. Stanno crescendo, seppur lentamente, i ricoveri con sintomi, i posti letto occupati in terapia intensiva e gli attualmente positivi sono arrivati a 571mila".

Ora serve "una strategia diversa - chiarisce ancora Cartabellotta - con misure più rigorose soprattutto nel primo trimestre dell'anno. Ci aspettano scelte cruciali: dobbiamo smettere di inseguire il virus ed elaborare un piano strategico di medio-lungo periodo che proceda di pari passo con la campagna vaccinale".

"Con i contratti che sono stati siglati fino ad oggi - la conclusione - possiamo vaccinare circa il 5% della popolazione entro marzo e meno del 20% entro giugno. La situazione potrebbe cambiare con un via libera dell'Ema ad AstraZeneca in tempi brevi".

(Unioneonline/v.l.)
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