"La legalità è prioritaria". Lo ha detto il prefetto Guido Longo, commissario ad acta alla Sanità in Calabria, parlando con i giornalisti al suo arrivo a Catanzaro.

Longo ha sorpreso i cronisti, in attesa davanti all'ingresso della Cittadella regionale e, prima di raggiugere il terzo piano del palazzo degli uffici, dove ha sede la struttura del Commissario, si é sottoposto a molte domande.

"La legalità - ha aggiunto Longo - rimane centrale perché produce servizi migliori, libertà di scelta e, soprattutto, risparmi. Però c'é anche un'altra esigenza altrettanto importante, che è quella di migliorare qualitativamente gli standard della sanità in Calabria. Bisogna migliorare perché la legalità si fa con gli atti e non con le parole. Si fa con i provvedimenti".

"Da dove parto? - ha poi aggiunto - Bisogna vedere con i propri occhi, osservare e capire. Capire e poi si può partire sia sul piano della riorganizzazione che su quello dei debiti accumulati in questi anni".

"E' rilevante l'aspetto contabile amministrativo - ha quindi specificato - ma lo è altrettanto la territorializzazione delle prestazioni sanitarie. Vedremo ciò che troveremo".

CHI E' - La nomina di Longo è arrivata dopo le alterne vicende che, a partire dalle dimissioni di Cotticelli a seguito della figuraccia rimediata in tv, hanno visto una girandola di nomi succedersi fra nominati e poi dimessi alla guida della sanità nella regione.

Alla fine, la scelta è caduta su Guido Nicolò Longo, 67 anni, catanese, una vita trascorsa nell'amministrazione dell'Interno, prima come funzionario, poi come questore ed infine come prefetto, incarichi in cui si è sempre distinto per professionalità e rigore contro qualsiasi forma di violazione della legge e del rispetto delle istituzioni.

(Unioneonline/v.l.)
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