Lascia anche Eugenio Gaudio, il neo commissario alla Sanità in Calabria dopo le dimissioni di Zuccatelli e Cotticelli.

L'ex rettore de La Sapienza ha rinunciato al suo incarico, spiegando che alla base della sua decisione ci sono "motivi personali".

"Mia moglie non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro, un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare", ha detto a Repubblica.it.

Una vicenda che assume i contorni della farsa quella del commissario calabrese alla Sanità. Dopo le figuracce di Zuccatelli e Cotticelli rinuncia anche il terzo nominato nel giro di pochi giorni. Anche la nomina di Gaudio era stata criticata: non per gaffes o uscite inopportune, ma perché risulterebbe indagato dalla Procura di Catania in un fascicolo su presunti concorsi truccati.

Gino Strada ha dovuto smentire due volte il governo negli ultimi giorni. La prima volta per dire che, dopo un contatto informale, non gli era arrivata alcuna proposta formale dal governo. La seconda ieri sera, quando ha smentito l'ipotesi di un tandem con Gaudio, che "semplicemente non esiste".

"Ribadisco di aver dato al Presidente del Consiglio la mia disponibilità a dare una mano in Calabria, ma dobbiamo ancora definire per che cosa e in quali termini. Sono abituato a comunicare quando faccio le cose - a volte anche dopo averle fatte - quindi mi trovo a disagio in una situazione in cui si parla di qualcosa ancora da definire", ha chiarito il fondatore di Emergency.

(Unioneonline/L)

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