E' morto questa mattina a Roma Paolo Gabriele, l'ex maggiordomo di papa Benedetto XVI che, con la fuga di documenti riservati del Pontefice, diede vita al primo caso Vatileaks. Gabriele "aiutante di camera di Sua Santità" dal 2006, fu arrestato dalla Gendarmeria vaticana il 24 maggio 2012 perché trovato in possesso di una quantità di copie di carte riservate della Santa Sede, in gran parte confluite nel libro del giornalista Gianluigi Nuzzi "Sua Santità".

L'ex maggiordomo è deceduto alle 9.30 di questa mattina al Pronto soccorso del Policlinico Gemelli, dov'era arrivato per le conseguenze di una lunga malattia.

Il presunto "corvo", praticamente il laico più vicino al Pontefice, fu poi processato per il furto aggravato dei documenti segreti e condannato il 6 ottobre 2012 a tre anni di reclusione, ridotti a un anno e 6 mesi.

L'ex maggiordomo fu quindi graziato da papa Ratzinger, che gli fece visita in cella il 22 dicembre. Dopo il licenziamento dal suo ufficio, la Santa Sede mantenne comunque a Gabriele, sposato e con tre figli, una casa fuori dal Vaticano e un posto di lavoro in una cooperativa sociale operante per l'Ospedale pediatrico Bambino Gesù.

(Unioneonline/F)
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