In Sardegna l'indice di contagio scende a 1, almeno nella settimana tra il 2 e l'8 novembre, quella presa in considerazione nell'ultimo monitoraggio dell'Iss.

L'incidenza cumulativa è di 640.92 contagiati ogni 100mila abitanti, si legge nel dossier. Per questo resta gialla assieme a Lazio, Veneto, Molise e Provincia di Trento. Le rosse, oltre a Toscana e Campania, sono Calabria, Provincia di Bolzano, Valle d'Aosta, Lombardia e Piemonte. Le arancioni: Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Basilicata, Puglia, Liguria, Sicilia, Umbria, Friuli Venezia Giulia.

Ma al di là dell'indice di contagio l'aumento dei ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva resta "preoccupante", "giustifica ulteriori misure restrittive che devono essere prese soprattutto nelle Regioni a rischio più elevato" e "deve indurre la popolazione a comportamenti più prudenti".

Lo ha detto in un videomessaggio il direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza illustrando i dati dell'ultimo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità.

Il numero di casi di Covid-19 degli ultimi 14 giorni è salito a 648 per 100mila abitanti (contro i 523 dei 14 giorni precedenti), ma questa settimana l'Rt è leggermente diminuito da 1,7 a 1,43. "Si trova comunque al di sopra di 1 - mette in guardia Rezza - e questo rappresenta solo un primo segnale di una diminuzione della trasmissione che potrebbe essere attribuita ai provvedimenti presi sinora. Purtroppo però il virus circola in tutto il Paese".

RT IN CALO MA NON BASTA - Il calo dell'indice Rt, rileva anche l'Iss, è un primo segnale di "lieve riduzione" dell'epidemia, che comunque si "intensifica per gravità a causa di un aumentato impatto sui servizi assistenziali".

Di qui la necessità di una "drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone", è "fondamentale evitare tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori dal proprio nucleo abitativo e restare il più possibile a casa".

VENTI REGIONI A RISCHIO ALTO - Venti tra Regioni e Province autonome, si legge ancora nel report, presentano un rischio alto di trasmissione incontrollata (solo il Molise è a rischio "moderato") e ci sono criticità negli ospedali in tutto il Paese, con 12 Regioni che hanno superato almeno una soglia critica in area medica o in terapia intensiva.

IL MINISTRO - Anche Speranza parla di "prima notizia confortante" in merito al calo dell'indice di contagio, ma chiarisce: "Non basta, abbiamo bisogno di portarlo nel più breve tempo possibile sotto l'1, perché ciò significherà salvare più vite umane e ridurre i contagiati, alleviando il peso sulle nostre strutture sanitarie".

NUOVE ZONE ROSSE E ARANCIONI - I dati odierni ridisegnano la cartina dell'Italia, sempre meno gialla. Altre due Regioni sono diventate rosse, Campania e Toscana, altre tre arancioni, Emilia Romagna, Marche e Friuli Venezia Giulia. L'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza entrerà in vigore il 15 novembre.

L'ELENCO - Ecco gli indici di trasmissione del contagio (Rt) di ciascuna regione a 14 giorni e la stima di Rt puntuale che determina lo scenario. In entrambi i parametri la regione che risulta avere l'Rt più alto è la Toscana con 1.8.

Abruzzo 1.35 (1.34) Basilicata 1.63 (1.64) Calabria 1.3 (1.38) Campania 1.58 (1.62) Emilia Romagna 1.4 (1.4) Friuli V.G. 1.47 (1.42) Lazio 1.04 (1.04) Liguria 1.2 (1.1) Lombardia 1.61 (1.46) Marche 1.35 (1.55) Molise 1.32 (1.31) Piemonte 1.37 (1.31) Pa Bolzano 1.55 (1.59) Pa Trento 1.32 (1.3) Puglia 1.45 (1.44) Sardegna 1 (1) Sicilia 1.18 (1.13) Toscana 1.81(1.8) Umbria 1.43 (1.43) Valle d'Aosta 1.5 (1.74) Veneto 1.29 (1.26).

(Unioneonline/L-D)
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