Giuseppe Conte incassa il voto in Parlamento e ora per lui si apre una vera e propria corsa contro il tempo per arrivare alla stesura e pubblicazione del nuovo decreto.

La curva dei contagi "corre", in Italia "la situazione è "in peggioramento" e il governo si appresta per questa ragione a varare nuove misure restrittive entro mercoledì, ha detto in Aula. Ossia coprifuoco nazionale, la chiusura nel weekend dei centri commerciali, stop a mostre e musei, limiti agli spostamenti ma soprattutto l'individuazione di "tre aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive" ed un meccanismo automatico che porterà il ministero della Salute a emanare delle ordinanze di chiusura delle Regioni con l'indice Rt più alto.

GLI SCENARI - Ci sarà un'area riservata alle Regioni a rischio alto, di scenario 4, con le misure più restrittive; una seconda area, con Regioni a rischio alto ma compatibili con lo scenario tre, con misure lievemente meno restrittive; infine ci sarà una terza area con le restanti regioni, con rischio minore.

Lo scenario 2 è caratterizzato da una situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario nel breve-medio periodo, con valori di Rt regionali compresi tra 1 e 1,25. Lo scenario 3 si delinea invece a fronte di una situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa con rischi di tenuta del sistema sanitario nel medio periodo, con valori di Rt regionali compresi tra 1,25 e 1,5. Lo scenario 4, il più grave, si caratterizza infine per una situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo, con valori di Rt regionali maggiori di 1,5. Si terrà conto anche dei posti letto disponibili.

Per ogni scenario sono previste diverse classificazioni del rischio regionale, da basso a molto alto. Se tali parametri saranno quelli utilizzati in questa fase, allora per le regioni in scenario 4 e rischio alto (che vi si trovino da meno di 3 settimane) le misure indicate sono: chiusura scuole/università (incrementale: classe, plesso, su base geografica); limitazioni della mobilità (da/per zone ad alta trasmissione) ed eventuale ripristino del lavoro agile. Se la condizione di rischio alto permane da oltre 3 settimane, le misure previste nel documento sono: restrizioni estese regionali e provinciali; ripristino su vasta scala del lavoro agile e limitazione della mobilità individuale.

LA CHIAMATA DI MATTARELLA - Conte si presenta alla Camera sollecitando anche il confronto con i gruppi di opposizione, in nome dell'emergenza. Una linea che ricalca l'appello all'unità che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella consegna a Stefano Bonaccini e Giovanni Toti, presidente e vicepresidente della Conferenza delle Regioni: "Serve un dialogo costruttivo e una collaborazione tra le istituzioni", è il messaggio del Capo dello Stato.

IL DIBATTITO - Si discute ancora con le Regioni tanto che il governatore del Veneto Luca Zaia preannuncia un nuovo round in nottata dopo le conclusioni dei lavori parlamentari. Tra i punti più contestati c'è quello della scuola. L'idea del premier è di portare la didattica a distanza al 100% per le superiori. Proposta che non piace a Giovanni Toti, presidente della Liguria: "Sarebbe un disastro - dice .- porterebbe a un'espansione dell'epidemia, non a una contrazione".

Ma i problemi non mancano nemmeno all'interno della stessa maggioranza. Nella riunione mattutina con i capi delegazione viene confermato l'orientamento ad un coprifuoco nazionale alle 21. Idea però che non convince Italia Viva. Il partito di Matteo Renzi infatti sarebbe per arrivare almeno alle 22 e promette battaglia anche sulla chiusura domenicale dei ristoranti, un'ipotesi che l'esecutivo starebbe valutando per il nuovo dpcm.

(Unioneonline/D)
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