La conferenza stampa di Conte è stata posticipata con tutta probabilità a domenica perché è ancora in corso il confronto tra governo e Regioni, oltre a quello interno all'esecutivo nazionale.

Le Regioni chiedono di posticipare alle 23 l'orario di chiusura di bar e ristoranti con servizio al tavolo e alle 20 senza servizio e di inserire già nel Dpcm il ristoro economico per le attività colpite dalle chiusure.

I governatori chiedono anche la revisione del sistema delle attività di contact tracing, che non dovrebbero essere più obbligatorie, oltre che di inserire due ulteriori raccomandazioni sull'esecuzione dei test antigenici e sull'assistenza domiciliare ai pazienti.

Infine, alle Regioni dovrebbe essere lasciata la discrezionalità di decidere per la didattica a distanza al 100% alle superiori e di poter disporre delle riaperture in base ai dati epidemiologici.

Sull'eventuale chiusura degli spostamenti tra Regioni, tema ancora da dirimere anche all'interno del governo, i governatori non sono d'accordo: "Abbiamo chiesto di non chiudere i confini regionali, provinciali e comunali. Ci sono persone che si muovono per lavoro e per studio, chiudere i confini non solo è ingiusto, ma non è fattibile e non è controllabile", ha detto il presidente ligure Giovanni Toti in diretta Facebook al termine dell'incontro tra Conferenza delle Regioni e governo.

(Unioneonline/L)
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