Un anellino di plastica ricavato dal tappo di una bottiglietta d'acqua e, come sfondo, la sala visite del carcere. Così Antonio Logli avrebbe chiesto a Sara Calzolaio di sposarlo.

E' l'ultima rivelazione sul 57enne condannato in via definitiva a 20 anni di reclusione per l'omicidio della moglie Roberta Ragusa, scomparsa nel nulla nel gennaio 2012 da San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, e il cui corpo non è mai stato ritrovato.

Le indagini e le sentenze hanno poi chiarito il movente del delitto: Logli non sopportava più la moglie e, al contrario, voleva essere libero di proseguire la relazione con la Calzolaio, conosciuta nel 2004.

Ora, secondo indiscrezioni, i due starebbero per convolare a nozze. Non trapelano molti dettagli, ma sembra che l'intenzione sia quella di organizzare una funzione religiosa di rito evangelico, confessione cui entrambi si sono convertiti.

La notizia ha suscitato l'immediata e sdegnata reazione dei familiari della vittima: "Mentre lui organizza il suo nuovo matrimonio, noi non abbiamo nemmeno una tomba su cui piangere Roberta", ha commentato una cugina della Ragusa ai taccuini del quotidiano La Nazione.

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata