Dana Lauriola, 38enne portavoce del movimento No Tav e attivista del centro sociale Askatasuna, è stata arrestata dopo la condanna in via definitiva a due anni per un episodio del 3 marzo 2012.

Allora circa 300 persone bloccarono il casello di Avigliana della Torino-Bardonecchia permettendo alle vetture di passare senza pagare il pedaggio.

Agenti Digos si sono presentati alla sua abitazione di Bussoleno, in Val Susa, di fronte alla quale i No Tav avevano dato vita a un presidio permanente contro la decisione del tribunale di Torino di respingere la richiesta di misure alternative per la donna.

Momenti di tensioni si sono registrati durante le operazioni che hanno portato all'arresto, con qualche insulto e spintone contro gli agenti dei reparti mobili della polizia che presidiavano le vie d'accesso all'abitazione.

Un presidio No Tav è previsto questa mattina, davanti al tribunale di Torino, dove riprende il maxi processo per gli scontri della Val Susa avvenuti nel 2011.

L'ATTIVISTA - Arresto a Bussoleno, in Val di Susa, anche per Stefano Milanesi, ex terrorista di Prima Linea e attivista No Tav. Ai domiciliari, deve scontare una pena di 5 mesi per resistenza a pubblico ufficiale, reato commesso il 17 settembre 2015 durante una protesta al cantiere della Torino-Lione. Negli anni Ottanta Milanesi faceva parte di una colonna di Prima Linea che proprio in Val Susa aveva creato la sua base. È ritenuto un No Tav della prima ora: Milanesi ha infatti aderito al movimento sin dall'inizio della lotta alla nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità.

Nel suo caso, i fatti contestati sono relativi all'attacco di un gruppo di circa 30 attivisti, in orario serale, al cantiere Tav di Chiomonte, con lancio di sassi all'indirizzo del personale delle forze dell'ordine addette al presidio.

(Unioneonline/v.l.)
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