Ha sollevato un polverone l'appello da Cremona su Facebook di Luca Alini, infermiere in prima linea fin dai primi giorni dell'emergenza.

All'ospedale dove lavora sono una decina i ricoverati, soltanto uno dei quali in ventilazione non invasiva. Una situazione non particolarmente allarmante ma lui ha invitato tutti sui social a non abbassare la guardia: "Il virus esiste - ha detto -, non è magicamente sparito: per sopravvivere infetta nuovi ospiti", anche se "facciamo finta che non esista, qualcuno pensa non sia mai esistito, altri che sia una invenzione delle case farmaceutiche o di qualche altra fantomatica lobby segreta".

In tanti lo hanno ringraziato ma molti altri lo hanno ricoperto di insulti accusandolo di fare allarmismo. "Adesso non siamo più eroi o angeli, non abbiamo più alcun titolo onorifico", scrive Alini, che alla fine rimuove il post.

Sul caso è intervenuta anche l'Azienda Socio Sanitaria Territoriale (Asst) di Cremona, con il direttore sanitario Rosario Canino che sempre sul social dice "no ad allarmismi privi di fondamento", ma anche "sì al senso di responsabilità e al rispetto delle norme di prevenzione", ossia mascherina, lavaggio mani e distanziamento. Del resto la situazione dell'ospedale, sostiene, "è sempre stata condivisa con la stampa e resa pubblica anche attraverso questa stessa pagina".

"Attualmente in ospedale abbiamo dieci pazienti ricoverati, due in pneumologia (uno in ventilazione non invasiva) e otto alle malattie infettive - conclude Canino -. I ricoveri degli ultimi giorni, nella maggior parte dei casi, hanno una stretta correlazione con il focolaio di Viadana. Mentre la nostra Terapia Intensiva è Covid Free già da qualche settimana".

(Unioneonline/D)
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