"Ci risiamo. Non è mia abitudine farmi dei selfie, né tantomeno pubblicarli su Facebook. Questo l'ho fatto questa sera alle 22 circa, al lavoro. Non è una foto di marzo o di aprile. In reparto abbiamo ricominciato a ricoverare pazienti Covid con gravi insufficienze respiratorie".

Sta facendo discutere il post pubblicato su Facebook dall'infermiere Luca Alini, per settimane in prima linea nella lotta contro il coronavirus all'ospedale di Cremona, tra le zone più colpite dall'epidemia.

Secondo l'operatore sanitario, contagiato e guarito nelle scorse settimane, l'emergenza non è ancora finita.

"Il virus esiste ancora. La maggior parte delle persone ormai pensa al mare, alla montagna, all’aperitivo con gli amici, alla gita del week end. Se qualcuno conosce una persona che ha perso uno dei suoi cari a causa del virus, provi a chiedere cosa ne pensa di tutto ciò, del fatto che ci siano persone che insistono nel continuare a non indossare la mascherina. Provate a chiedere e sentite cosa ne pensano. Nel frattempo, noi continuiamo a fare quello che facciamo sempre, anche se adesso non siamo più eroi o angeli, non abbiamo più alcun titolo onorifico", si legge ancora nel messaggio.

"Spero che tutto ciò che è successo non si ripeta, ovviamente, ma nessuno può averne la certezza. Ciò che abbiamo visto e vissuto in quel periodo non è spiegabile a parole. Solo chi c'era può capire: prima di tutto i pazienti (quelli che sono riusciti a sopravvivere), poi gli operatori sanitari e i parenti dei pazienti per quello che hanno passato, i lunghi periodi senza vedere i loro cari, le attese notturne di una telefonata che, per fortuna, nella maggior parte dei casi non è avvenuta", conclude Alini.

(Unioneonline/F)
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