"Coi miei ragazzi sempre insieme". E' il testamento di Mario Bressi, l'impiegato di 45 anni che ieri ha ucciso Elena e Diego, i due figli gemelli di 12, prima di togliersi la vita.

Poche ore prima i due bambini correvano spensierati nel cortile di casa dopo una giornata sulle montagne della Valsassina. Ma il papà probabilmente aveva già maturato la sua decisione, li ha soffocati nella notte, ha ricomposto le salme e le ha messe una accanto all'altra sul letto matrimoniale, poi ha mandato l'sms alla madre Daniela Fumagalli: "Non li vedrai mai più".

Lei ha dato l'allarme. Si è precipitata a Margno (Lecco) e ha trovato i bambini privi di vita nella casa di villeggiatura della famiglia. - "Cosa ha fatto? Cosa ha fatto?", ha ripetuto più volte in lacrime. "Non si svegliano più", ha urlato, svegliando l'intero paese.

L'uomo nel frattempo si era già suicidato lanciandosi dal ponte della Vittoria a Maggio di Cremeno, lasciando quel "testamento" su Instagram. Una foto con la didascalia: "Coi miei ragazzi sempre insieme".

I TESTIMONI - "Ho fatto la rampa delle scale e sono corso giù, ma era troppo tardi, anche i volontari della Croce Rossa piangevano", racconta Vincenzo Rizza, un vicino di casa. "Alle 3 di notte avevo sentito dei rumori strani, ma non ci ho fatto molto caso e non sono uscito", è il suo rammarico.

"Frastornati" i villeggianti. "Venivano qui da una vita, una normalissima famiglia".

La madre dei due dodicenni è stata ascoltata per circa tre ore dai carabinieri, che indagano coordinati dal pm Andrea Figoni e dal procuratore Antonio Chiappani.

LA SEPARAZIONE - La donna si era rivolta a un avvocato di Milano per avviare una separazione che non pareva traumatica, tanto che la coppia viveva ancora insieme. "Non aveva mai minacciato di portargli via i figli", ha detto il legale, Davide Colombo.

Increduli gli amici dell'uomo. "Un gesto così non è né giustificabile né perdonabile. Mario lo conoscevo da anni, è sempre stato una bravissima persona. Nessuno sapeva quel che stava passando, non aveva dato segnali di cedimento". "Eri una persona solare e divertente, ma non giustifica il gesto orrendo che hai compiuto".

Agli inquirenti tocca stabilire se il gesto fosse premeditato, ma cambia poco. Mario Bressi non aveva accettato la decisione della moglie di chiudere il matrimonio, un iter di separazione che ancora non era formalmente iniziato.

Secondo una prima ipotesi l'uomo ha pensato che senza la moglie non ce l'avrebbe fatta, e durante la vacanza da solo in montagna coi figli (lei era rimasta a Gessate), la rabbia sarebbe man mano aumentata fino a portarlo al folle gesto. Forse voleva punire la moglie togliendole la cosa più cara che aveva al mondo.

(Unioneonline/L)
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