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Spiagge prese d'assalto a Mondello nel Palermitano, a Brescia il centro si riempie così tanto che scatta il coprifuoco. A Perugia scoppia anche una rissa (e senza mascherine).

Nel primo weekend post-lockdown il limite tra esigenza di uscire e movida purtroppo è stato ampiamente superato in tante, troppe, città italiane.

Mentre i centri di giorno restano piuttosto vuoti, con gli uffici in smartworking e i negozi aperti in sofferenza, a cinque giorni dalla riapertura a pieno regime di bar, ristoranti e locali in gran parte d'Italia, all'ora del tramonto le piazze tornano a popolarsi. Giovani per strada, con bicchieri di birra in mano o seduti in piazza o ai tavoli dei locali, hanno "riconquistato" i propri spazi. Spesso senza mascherine né distanze di sicurezza.

Cominciano così a fioccare le prime multe. Sei a Ponte Milvio a Roma e un bar chiuso a Perugia, teatro di una rissa senza mascherine. Ma non solo.

IL COPRIFUOCO - A Brescia, una della città più colpite dall'epidemia, il cuore della movida si è riempito e poco prima di mezzanotte è scattato il "blocco". La polizia è intervenuta per impedire nuovi ingressi nel piazzale Arnaldo.

E il primo cittadino prima minaccia la chiusura. "O riusciamo a contingentare gli accessi o firmo un'ordinanza di chiusura della piazza", denuncia Emilio Del Bono. Poi passa al coprifuoco, disponendo a partire dalle 21.30 la chiusura dei locali in piazza nei giorni 23 e 24 maggio.

Alza la voce anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana, pronto a "nuove restrizioni, per evitare che il lavoro svolto finora grazie alla maggioranza dei cittadini, venga vanificato da alcuni incoscienti".

LE REGOLE - Va al sodo Verona, dopo le immagini di piazza Erbe quasi in versione pre Covid. "Sono inca***to nero", dice fuori dai denti il sindaco Federico Sboarina, forte di una nuova ordinanza anti "capannelli" che ha firmato: fino al 2 giugno si potranno bere alcolici solo seduti ai tavoli.

Pugno duro a Perugia dove il Comune ha ordinato la chiusura dei locali alle 21 nel centro e nella zona di Fontivegge. L'ordinanza vale da stasera e per tutti i weekend e i festivi fino al 7 giugno.

Sceglie invece la strada del dialogo il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese: "Dopo tanto tempo in casa, i giovani hanno perso quelli che sono i limiti che finora si erano dati", ammette. Ma si augura che torni "il senso di responsabilità" perché "dobbiamo stare attenti più che mai".

A NAPOLI - Caos ieri sera a Napoli: migliaia di persone si sono riversate in strada, con i marciapiedi utilizzati come corsie preferenziali da auto e moto, nonostante i locali della movida abbiano rispettato il limite della chiusura alle 23. Bottiglie sparse e rifiuti disseminati ovunque lungo via Caracciolo sono ancora ben visibili stamattina sul lungomare partenopeo.

La denuncia parte dal Comitato per la vivibilità cittadina e la quiete pubblica: "Avevamo avvisato le forze dell'ordine ma non si sono viste né loro né il lanciafiamme…", scrive il Comitato citando i toni del governatore-sceriffo Vincenzo De Luca.

Non è andata meglio a Savona con scene di movida "selvaggia" nelle vie e fra i locali della darsena vecchia. Altro fronte caldo a Sestri Levante: centinaia di giovani provenienti dal Tigullio e dall'entroterra ligure hanno preso d'assalto i locali del centro. E il sindaco li ammonisce: "Ragazzi così non va. Dobbiamo farcela insieme", scrive Valentina Ghio su Facebook.

IN SPIAGGIA - Mentre la Sardegna, sul fronte spiagge ma non solo, supera la prova, non si può dire la stessa cosa della Sicilia: Mondello, la spiaggia più frequentata dai palermitani, fin dalla mattina è tornata affollata, con temperature e scenario decisamente estivi.

Una presenza massiccia di persone che ha reso difficile il rispetto delle misure di distanziamento richiesto dalle norme anti coronavirus. Nei primi giorni della fase 2 dopo il lockdown già tanti palermitani avevano preso d'assalto la spiaggia e nella giornata di sabato i numeri sono aumentati.

I controlli sono scattati ma far rispettare l'obbligo imposto dalla Regione ai bagnanti di non "sostare" sull'arenile non è stato semplice. In base all'ordinanza si può infatti fare il bagno per svolgere attività motoria, ma non si può prendere la tintarella o sostare sulla spiaggia almeno fino al 6 giugno. Non esattamente quello che si è visto.

(Unioneonline/D)
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