"La Campania non è d'accordo e non ha sottoscritto l'intesa Stato-Regioni che alcuni media presentano come condivisa all'unanimità".

Lo ha rivelato il governatore Vincenzo De Luca, ospite della trasmissione "Mezz'ora in più" su RaiTre.

"Io ritengo che su alcune norme di sicurezza generale debba pronunciarsi il ministero della Salute. Poi è chiaro che è necessaria una flessibilità regionale, non è possibile che il Governo scarichi opportunisticamente tutte le decisioni sulle Regioni. Non è accettabile", ha detto ancora il presidente della Regione Campania.

"Ha pienamente ragione Bernabo' Bocca sul clima di confusione che c'è in Italia, basti pensare

che siamo a domenica pomeriggio e ancora non c'è il testo ufficiale del Dpcm per le riaperture di lunedì mattina", ha dichiarato.

De Luca ha preferito rinviare il via libera alla ristorazione di tre giorni, "il tempo necessario per avere una interlocuzione seria con le categorie economiche e dare il tempo per le sanificazioni o per procurarsi elementi necessari alle riaperture, come i pannelli divisori".

"La Campania è la Regione d'Italia che ha meno risorse fra tutte le Regioni nel fondo sanitario nazionale", ha aggiunto, "non tutti sanno che la Campania riceve pro capite ogni anno 45 euro in meno rispetto a un cittadino del Veneto, 40 euro in meno della Lombardia, 60 euro in meno rispetto all'Emilia Romagna, 30 euro in meno rispetto al Lazio. La Campania viene rapinata ogni anno di 300 milioni di euro dallo Stato centrale".

Anche a proposito dei tamponi, ha dichiarato il governatore, "la Campania ha ricevuto da Consip un quarto dei tamponi arrivati in Veneto e un terzo di quelli arrivati nel resto d'Italia. In queste condizioni, produrre i risultati raggiunti dalla Campania è stato un risultato straordinario".

(Unioneonline/F)
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