Far rispettare i divieti in vigore per il contenimento del contagio da coronavirus è fondamentale, ma alcune multe fanno decisamente discutere.

L'associazione dei consumatori Aduc ne ha raccolte alcune su segnalazione dei suoi utenti, e ha parlato di veri e propri "abusi dalle forze dell'ordine".

A Bologna un ragazzo è stato multato perché andava a fare la spesa in skateboard: "E' vietato, può andare solo a piedi, in bicicletta o in macchina". Risultato, una sanzione di 533 euro.

A Firenze c'è il caso di un papà che porta la figliola di 15 mesi a vedere le paperelle sull'affluente dell'Arno, a 300 metri da casa. La Polizia gli dice che è vietato andare oltre i 200 metri, ma l'uomo - informato - risponde che in Toscana non è così (l'ordinanza sui 200 metri è in vigore in Lombardia). E gli agenti, inflessibili: "Faccia ricorso". La multa è da 533 euro.

A Roma è stata multata (280 euro) una figlia che si stava recando per un'emergenza dalla mamma 80enne, che vive sola e a cui si era rotto il lavello. Per gli agenti non era vero, sanzione da 280 euro.

Una segnalazione è giunta anche da Budoni: "Sono uscito a comprare dei fiori in un mercato del paese, dove sono rimasto confinato a casa della mia ragazza (io vengo da Bergamo), ma siccome i fiori non c'erano sono tornato indietro". Per i carabinieri non era vero. Multa da 280 euro con aggiunta: "Se non si trova bene qui poteva rimanere a Bergamo".

A Ravenna, esce a fare jogging a meno di 200 metri da casa. Ma per la Polizia lo jogging, lungi dall'essere attività motoria, è attività ludica. Multa da 533 euro.

"Spesso - osserva l'associazione dei consumatori - le forze dell'ordine non sono informate sulle norme da far rispettare. Come la questione dei 200 metri, sono convinti che sia così ovunque, ma il divieto è in vigore in Lombardia e non in tutta Italia".

Ma c'è anche un'altra faccia della medaglia: "La pubblica amministrazione mette anche in bilancio i proventi da multe per infrazione al codice della strada, che in questo periodo sono quasi sparite. E quindi, come far quadrare i bilanci?", è la riflessione "cattivella" dell'Aduc.

L'associazione afferma di essere "intasata" da richieste di consigli che pervengono su multe assurde. "Non è che qualcosa non sta funzionando, o che qualcuno ne sta abusando?", si chiede.

(Unioneonline/L)

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