Si risale sopra i 4mila contagi giornalieri e sopra i 600 decessi. Non proprio confortanti i dati forniti oggi dalla Protezione civile nel consueto bollettino quotidiano sull'emergenza coronavirus, anche se vanno collegati al fatto che negli ultimi due giorni sono stati effettuati molti tamponi rispetto a quanto si facesse in precedenza.

Oggi in Italia si registrano 4.204 nuovi contagi da coronavirus, per un totale - dall'inizio dell'emergenza - di 143.626. Ieri erano circa 3.800.

Le persone attualmente positive sono invece 96.877 (+1.615), ieri l'incremento era stato di 1.100 circa. Continuano ad alleggerirsi i reparti ospedalieri. Tra i malati, 3.605 sono in terapia intensiva (-88, sesto giorno consecutivo di calo), 28.399 ricoverati (-86), 64.877 in isolamento domiciliare. Più di due malati su tre non hanno sintomi o hanno sintomi lievi, una percentuale del 67%, cresciuta dell'8% nel solo mese di aprile, fa sapere il capo della Protezione civile Angelo Borrelli.

Torna sopra quota 600 il numero delle vittime, oggi sono 610 e portano il totale a 18.279. I dimessi o guariti odierni sono 1.979, per un totale di 28.470 dall'inizio dell'epidemia.

Infine, i tamponi: circa 46mila i risultati arrivati in giornata, 853.369 quelli effettuati dall'inizio dell'epidemia.

Dal ministero della Salute
Dal ministero della Salute
Dal ministero della Salute

REGIONE PER REGIONE - Dai dati della Protezione civile emerge che sono 29.074 gli attualmente positivi in Lombardia (529 in più rispetto a ieri), 13.258 in Emilia-Romagna (+148), 10.449 in Veneto (+278), 11.336 in Piemonte (+347), 3.401 nelle Marche (-161), 5.703 in Toscana (+146), 3.253 in Liguria (+8), 3.532 nel Lazio (+84), 2.873 in Campania (+14), 1.390 in Friuli Venezia Giulia (-25), 1.978 in Trentino (+38), 1.315 in provincia di Bolzano (+34), 2.301 in Puglia (+63), 1.942 in Sicilia (+49), 1.566 in Abruzzo (+32), 792 in Umbria (-31), 609 in Valle d'Aosta (+3), 876 in Sardegna (+36), 765 in Calabria (+10), 189 in Molise (+8), 275 in Basilicata (+5).

Quanto alle vittime, se ne registrano 10.022 in Lombardia (+300), 2.316 in Emilia-Romagna (+82), 756 in Veneto (+20), 1.454 in Piemonte (+76), 669 nelle Marche (+17), 408 in Toscana (+16), 682 in Liguria (+28), 227 in Campania (+6), 253 nel Lazio (+9), 171 in Friuli Venezia Giulia (+2), 225 in Puglia (+6), 187 in provincia di Bolzano (+4), 138 in Sicilia (+5), 194 in Abruzzo (+15), 51 in Umbria (+1), 105 in Valle d'Aosta (+3), 268 in Trentino (+13), 61 in Calabria (+1), 64 in Sardegna (+5), 13 in Molise (+0), 15 in Basilicata (+1).

MENO DI DIECI MORTI IN DIECI REGIONI - "Oggi, pur nel numero ancora importante di decessi, ci sono 10 regioni, principalmente del centro sud, e la provincia autonoma di Bolzano, in cui il numero di morti giornaliero è inferiore a 10. Un successo importante largamente da attribuirsi alle misure di restrizione oltre che alla capacità di tutto il Sistema sanitario di fronte alla situazione emergenziale", ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) Franco Locatelli nel corso della conferenza stampa, per poi richiamare gli italiani al "rispetto delle regole", in particolare nei giorni di Pasqua e Pasquetta.

I RICOVERI- Il presidente del Css ha anche parlato dell'altro lato positivo, quello sui ricoveri: "Sottolineo che negli ultimi 5 giorni ben 4 hanno fatto registrare un numero negativo di ricoverati rispetto al precedente, compreso oggi. Il numero di pazienti ricoverati nelle terapie intensive è risultato addirittura 5 giorni su 5 in calo: ciò documenta una volta di più che c'è una riduzione della pressione sanitaria. Questo dato va visto in prospettiva, perché quando si parla di fase 2 non si sottolinea abbastanza come ridurre la pressione sarà utile, specie in regioni a maggior impatto epidemico, per ottimizzare la gestione dei malati di patologie diverse da Covid-19", ha affermato.

(Unioneonline/L)
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