Gli investigatori della Guardia di Finanza, coordinati dalla procura di Palermo, hanno eseguito due misure cautelari, di cui una in carcere e una ai domiciliari, emesse dal gip nei confronti di due palermitani, padre e figlio, accusati di associazione a delinquere finalizzata all'usura, estorsione, utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti e abusiva attività finanziaria.

Sono 5 le persone implicate nell'inchiesta giudiziaria, tra cui la compagna di uno dei due arrestati.

A dare il via all'indagine è stata la denuncia di un imprenditore: a fronte di prestiti per 450mila euro, era stato costretto a restituire in un anno un milione di euro.

Le indagini hanno permesso di ricostruire un giro di affari milionario alimentato da prestiti con tassi usurai che in qualche caso hanno superato anche il 520% annuo: almeno 20 le vittime accertate, prevalentemente imprenditori.

(Unioneonline/D)
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