Con una sentenza che ribalta il primo grado del 2018, la Seconda sezione d'Appello civile del tribinale di Milano ha condannato il Viminale e risarcire i tre figli del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso da Cosa Nostra il 3 settembre del 1982 - Nando, Maria Simona e Rita - con 400mila euro a testa.

Lo riporta il "Corriere della sera".

In primo grado il ministero, che gestisce un "Fondo di rotazione per la solidarietà alla vittime dei reati di tipo mafioso", si era visto dare ragione quando chiedeva che a tale risarcimento venisse addebitato solo al boss Calogero Ganci, condannato per la strage di Palermo, in cui morirono anche Emanuela Setti Carraro, moglie del generale, e l'agente di scorta Domenico Russo.

Ganci risulta nulla tenente.

La sentenza si basa sul fatto che i figli "in età ancora giovane abbiano subito gravi sofferenze in seguito alla tragica perdita del padre" in considerazione anche "dell'efferatezza del crimine" e della "risonanza mediatica".

I giudici civili ora escludono che l'azione civile dei figli di Dalla Chiesa fosse prescritta, obiettando al Ministero che essi non avrebbero potuto chiedere l’accesso al "Fondo" prima, perché non avrebbero ancora avuto i requisiti richiesti dalla legge.

(Unioneonline/F)
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