Sono cinque le vittime della tragica esplosione avvenuta in una fabbrica di fuochi d'artificio avvenuta ieri sera a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina.

I corpi delle persone coinvolte sono stati recuperati dopo ore di ricerche tra macerie e detriti, ciò che restava del deposito andato quasi completamente distrutto, nella deflagrazione talmente potente da essere udita distintamente in tutti i comuni vicini.

Dopo l'allarme sul posto, un casolare isolato, sono arrivati in forze vigili del fuoco, carabinieri e polizia, oltre a numerose ambulanze del 118.

Secondo una prima riscotruzione, al momento dell'esplosione quattro operai di una ditta d'infissi stavano montando delle porte in ferro: tre di loro sono morti sul colpo, assieme alla moglie del proprietario Vito Costa, Venera Mazzeo, 71 anni. Un'altra persona è stata trovata viva sotto le macerie, ma è morta dopo il trasporto in ospedale.

Ricoverati in gravi condizioni uno dei figli del propietario e un dipendente della ditta.

Le forze dell'ordine indagano sull'accaduto. L'ipotesi è che le scintille della fiamma ossidrica usata dagli operai per fissare la porta in ferro abbiano raggiunto della polvere pirica, che ha preso fuoco innescando lo spaventoso e drammatico boato.

La comunità di Barcellona è in lutto. "Siamo rammaricati, è una tragedia enorme per la nostra

comunità, sono persone che conoscevo e grandi lavoratori", ha detto il sindaco Roberto Materia.

Intanto, la locale Procura ha aperto un'inchiesta. L'ipotesi di reato in calce al fascicolo è: strage colposa.

(Unioneonline/l.f.)
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