Marea da record a Venezia, Conte: "È stato di emergenza"
Venti a 100 chilometri orari, imbarcazioni alla deriva, paura per la Basilica di San Marco. Un'acqua così alta non si vedeva dal '66Vento di scirocco a 100 chilometri orari e marea da record, che ha sfiorato la paurosa soglia di 190 centimetri raggiungendo, nella serata di ieri, il picco di 1 metro e 87. Non è finita, l'alta marea questa mattina ha raggiunto i 160 centimetri e secondo le previsioni non dovrebbe abbandonare la Serenissima fino a venerdì.
Quella di 187 centimetri è la seconda misura della storia, una marea del genere non si verificava dal 1966, quando furono raggiunti i 194 centimetri.
Venezia ha seriamente rischiato di affondare. Ingenti i danni: case come piscine, gondole e barche strappate dagli ormeggi e spinte a riva, tre vaporetti affondati e altre imbarcazioni alla deriva.
Paura anche per la Basilica di San Marco, con la cripta completamente sommersa: i danni saranno valutati solo quando l'acqua si ritirerà del tutto, ma il sindaco Luigi Brugnaro già li definisce "gravi". Mentre il procuratore, sempre in merito alla Basilica, dice che è stata "a un passo dall'Apocalisse".
"Non siamo in grado di quantificare i danni - ha detto il premier Giuseppe Conte arrivato sul posto -. Domani c'è un Consiglio dei ministri tecnico, molto limitato, che sicuramente prenderà in carico la richiesta di stato di emergenza del presidente Zaia. Allo stato non ci sono ragioni per negarlo e stanziare i primi fondi".
Per il Mose, il sistema di paratie che dovrebbe salvare la città dalle maree eccezionali - assicura - siamo alle battute finali: "Siamo al 92-93% dell'opera - dice - e guardando all'interesse pubblico non c'è che da prendere una direzione nel completamento di questo percorso".
Al momento del picco nella Basilica si misurava un metro e dieci di acqua. Anche piazza San Marco appariva sommersa da quasi un metro d'acqua, mentre le onde si andavano a infrangere sulle colonne di Palazzo Ducale.
Si registrano anche due vittime, entrambe all'isola di Pellestrina: un uomo di 78 anni è sicuramente vittima del maltempo, morto fulminato per un corto circuito mentre la marea gli entrava in casa. Il decesso di un altro anziano potrebbe invece essere dovuto a cause naturali.
I danni, molto ingenti, vanno ancora stimati, ma il primo cittadino ha parlato di "centinaia di milioni di euro".
I veneziani hanno assistito attoniti, dalle finestre di casa o dai filmati e le immagini che giravano sul Web, alla laguna che entrava nelle calli e nelle piazze, sommergendo ogni cosa.
Eppure secondo le previsioni non si sarebbero dovuti superare i 150 centimetri. E invece, da ieri sera, è stato un crescendo, per via del vento di scirocco che si è incattivito, spirando con raffiche che hanno raggiunto i 100 chilometri orari. Di qui il rialzo improvviso.
(Unioneonline/L-D)
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