Un video e una testimonianza gettano ombre sulla ricostruzione delle fasi che hanno portato alla morte di Luca Sacchi, il giovane ucciso con un colpo di pistola alla nuca a Roma, mercoledì scorso.

Secondo indiscrezioni, infatti, le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona dove è avvenuto il delitto, tra via Bartoloni e via Mommsen, immortalano la Smart con a bordo Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, i due giovani fermati con l'accusa di omicidio, che fa alcuni giri dell'isolato, prendendo anche un senso unico.

Quindi, alle 22.59, l'auto si ferma in seconda fila, dopo aver "individuato" Sacchi. Un minuto dopo, alle 23, il ragazzo viene freddato con un colpo alla nuca.

Nessuna colluttazione, dunque, nessun tentativo di strappare, a Sacchi o alla fidanzata Anastasia, lo zaino con all'interno i duemila euro pattuiti, sembra, per acquistare una partita di marijuana.

E, anche, nessun pestaggio con la mazza da baseball prima della comparsa della pistola da cui è partito il proiettile fatale.

Ma altri dubbi sulla ricostruzione dei fatti, basata in primis sulla versione fornita dalla fidanzata della vittima, li suscita la testimonianza di un negoziante, titolare di un tattoo studio della zona, che ha accolto la ragazza subito dopo il delitto, facendole lavare le mani sporcatesi di sangue nel tentativo, vano, di tamponare la ferita di Sacchi.

L'uomo avrebbe infatti riferito di non aver visto, sulla testa della giovane, i segni dei colpi ricevuti con la mazza che avrebbe brandito uno dei due aggressori. Anastasia, però, ha anche detto di essere stata colpita alla schiena. Come sono andate davvero le cose?

Ombre e contraddizioni che saranno forse chiarite, oltre che dall'analisi dei filmati della videosorveglianza, anche dai nuovi interrogatori cui sarà sottoposta la giovane nelle prossime ore.

Ma non solo: c'è il sospetto che Pirino e Del Grosso, che restano in carcere e che hanno per il momento deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere, non abbiano agito da soli e per questo gli inquirenti starebbero dando la caccia ad almeno due presunti complici.

(Unioneonline/l.f.)
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