È ripreso questa mattina, al Tribunale di Prato, il processo a carico della 32enne accusata di atti e violenze sessuali nei confronti di un ragazzino di 15 anni a cui la donna dava ripetizioni private e da cui ha anche avuto un figlio alcuni mesi fa.

A processo con la donna anche il marito, accusato di falsa attestazione di stato poiché in una prima fase della vicenda l'uomo aveva affermato di essere lui il padre del piccolo nato dalla relazione della moglie con il minorenne, pur sapendo, secondo l'accusa, la verità dei fatti.

I coniugi sono arrivati al palazzo di giustizia di Prato e la donna, che si trova agli arresti domiciliari dal 27 marzo, non ha rilasciato dichiarazioni.

"Stiamo discretamente bene - ha invece detto il marito - affronteremo il processo insieme".

A carico dell'insegnante è stata disposta una perizia psichiatrica per la 32enne accusata di aver avuto rapporti sessuali con un minorenne, da cui l'anno scorso ha avuto anche un figlio.

A stabilirlo il collegio di giudici del processo che vede imputata la donna e anche il marito, accusato di aver alterato il proprio stato civile dichiarando di essere lui il padre del bambino.

La perizia sarà affidata al professor Renato Arietti, dell'Università di Bologna, che riceverà l'incarico nel corso della prossima udienza, fissata per il 21 ottobre.

La decisione è stata accolta dal collegio difensivo della donna come un "segnale positivo", come spiega uno dei due avvocati, Mattia Alfano: "Anche noi avevamo proposto di produrre una perizia psicologica tramite un nostro incaricato. Il giudice dunque - dice Alfano dal suo punto di vista - è venuto incontro alla

nostra lista testi disponendo una perizia d'ufficio".

(Unioneonline/v.l.)
© Riproduzione riservata