"Il bebè è dello studente 14enne".

Sono queste le prime indiscrezioni sui risultati del test del dna effettuato per stabilire la paternità del bimbo partorito 5 mesi fa dall'insegnante 35enne di Prato finita sotto accusa per violenza sessuale su minore.

La donna, dal canto proprio, ha sempre negato ogni addebito, sostenendo di aver avuto il neonato dal marito.

Il sospetto, invece, è che abbia avuto rapporti sessuali con l'adolescente che i genitori le avevano affidato per dargli ripetizioni di inglese nel corso del 2017.

Le indagini, iniziate dopo la denuncia dei genitori del minore, cui lo stesso avrebbe confidato della relazione, proseguono nel massimo riserbo.

Al setaccio anche i telefonini dei protagonisti, dove gli inquirenti cercano prove della relazione intercorsa tra la prof e il suo giovanissimo alunno.

Secondo l'avvocato della donna, Mattia Alfano, "la verità dei fatti prescinde dal risultato tecnico dell'analisi dei cellulari e del test del dna. La signora - ha concluso il legale - vuole raccontare la sua versione''.

(Unineonline/l.f.)
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