"Quello sono io" scriveva su Facebook commentando la vignetta in cui un contribuente, davanti a una cartella di Equitalia, non aveva alcuna preoccupazione essendo nullatenente e quindi sbeffeggiava il Fisco. Eppure anche lui, Michele Giandalone, imprenditore 44enne originari di Corleone, ora ha guai seri: la Dia di Palermo ha eseguito nei suoi confronti un sequestro di beni e conti correnti.

Già nel novembre di nove anni fa il tribunale lo aveva ritenuto "portatore di una pericolosità sociale generica" legata alla commissione di truffe, scoperte dalla Procura di Termini Imerese.

Sarebbe stato coinvolto in una serie di frodi all'Iva comunitaria nel settore del commercio di auto. E verifiche fiscali svolte dalla Guardia di Finanza hanno consentito di accertare un'evasione di IRES e Iva di quasi 5 milioni di euro, parzialmente recuperati con l'emissione di decreti di sequestro per equivalente, e un debito fiscale di 17 milioni di euro.

Ma i debiti con il Fisco non gli avevano impedito di comprare, intestandola ad una sua società, una Porsche Macan del valore di quasi 90mila euro.

(Unioneonline/s.s.)
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