Il corpo di un uomo è riemerso ieri sera dal fiume Dora a Bardonecchia (Torino), in Val di Susa.

Si tratta di un uomo di colore il cui cadavere, forse in acqua da mesi, è in avanzato stato di decomposizione.

Proprio per lo stato del corpo - avvistato da un passante e recuperato dai vigili del fuoco - è complicata l'identificazione della vittima.

Si tratta - è quasi una certezza per gli inquirenti - di uno dei migranti dispersi durante la traversata sui passi di montagna per raggiungere a piedi la Francia.

"Vediamo sgomenti la montagna resituire le vittime di quel clima d'odio e razzismo che ha avvolto l'Italia ormai da troppo tempo, un clima che genera una paura tale da muovere i più disperati, quelli che hanno perso ogni speranza di futuro in questo Paese, a cercare vie sempre più difficili e impervie per passare il confine", è il commento di Rainbow4Africa, associazione che si occupa di assistenza e soccorso ai migranti alla frontiera italo-francese.

"I nostri volontari - continua - ogni notte soccorrono, informano, consolano, accolgono e curano chi cerca di passare la frontiera, chi è stato respinto, chi vuole riprovarci, chi è solo in cerca di una vita normale. Rimaniamo e rimarremo su queste montagne, perché nessuno deve morire qui".

Sul ritrovamento intanto indaga la polizia, che oltre a cercare di risalire all'identità del migrante dovrà tentare di stabilire il periodo in cui è morto.

(Unioneonline/L)
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