Potrebbe nascere un libro dalla sua storia. Scritto a quattro mani insieme al suo avvocato, Massimo Bossetti - il carpentiere bergamasco condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio - potrebbe dare alle stampe una sorta di memoriale. Al centro del racconto, ovviamente, la teoria della sua innocenza.

Lo ha spiegato il suo legale, Claudio Salvagni, il quale ha chiarito che nel volume ci sarebbero le esperienze del suo cliente dal giorno dell'arresto, avvenuto mentre era al lavoro in cantiere, fino ai giorni nostri, nel penitenziario di Bollate, in seguito alla sentenza della Cassazione.

E, ancora, verranno inseriti il materiale per un eventuale ricorso, le emozioni di Bossetti - anche quelle private - e la richiesta di conservare tutti i reperti affinché sia possibile, in un futuro che sperano non troppo lontano, effettuare nuove indagini per arrivare anche a una revisione giudiziaria.

Ma, si precisa, il libro è ancora in cerca di un editore che intenda pubblicarlo.

Yara Gambirasio aveva 13 anni quando il suo cadavere è stato trovato in un campo a Chignolo d'Isola, in provincia di Bergamo. Era il 26 febbraio 2011, ma la sua sparizione risaliva a sei mesi prima. Per l'omicidio l'unico condannato è stato Bossetti.

(Unioneonline/s.s.)
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