La nave Mare Jonio, al momento al fondo all'isola di Lampedusa, secondo fonti del Viminale è stata posta sotto sequestro nelle ultime ore dalla Guardia di Finanza.

Un sequestro "veramente surreale - spiega Alessandra Sciurba, portavoce di Mediterranea - noi siamo stati autorizzati a entrare in acque territoriali, è un dispetto fatto a noi per non tornare in mare a salvare vite umane. Ma tanto ci torneremo, perché la giustizia ci darà ragione. Qui siamo davanti a un conflitto istituzionale enorme".

Ieri sera la nave è entrata in acque territoriali dopo avere fatto sbarcare i 31 migranti rimasti a bordo.

"Ci è stato consegnato nella notte il provvedimento di sequestro amministrativo e una multa di 300mila euro per avere violato il decreto sicurezza - aggiunge ancora Sciurba, che si trova a Lampedusa - è un conflitto istituzionale, siamo entrati dopo l'autorizzazione della Guardia costiera, dopo avere avviato le pratiche di sbarco. L'approdo doveva essere stamattina ma per la concomitanza dell'arrivo del traghetto ci hanno detto di potere attraccare solo alle 10".

"Invece - aggiunge Sciurba - poco dopo, a mezzanotte, ci è stato consegnato il provvedimento e hanno preso l'armatore e il comandante e li hanno portato in caserma per la verbalizzazione".

Nel frattempo a Pozzallo è arrivata la nave Eleonore, che ha salvato 104 persone in difficoltà. Già arrestato il presunto scafista.

(Unioneonline/v.l.)
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