Nonostante l'arresto e la detenzione in carcere, con fine pena gennaio 2028, un 45enne continuava a molestare e minacciare la ex moglie, da cui era in fase di separazione, grazie all'aiuto di un cellulare di ridotte dimensioni con cui inviava ripetuti messaggi, anche di morte.

Per lui è dunque scattata la denuncia, che ha portato all'arresto anche del padre, un 86enne che non ha mai accettato la relazione del figlio con la donna, e che è ritenuto responsabile di atti persecutori nei riguardi della nuora.

Il 45enne, in particolare, dall'interno del carcere continuava a minacciare la moglie costringendola a versargli mensilmente la somma di 500 euro per il suo mantenimento. Il suocero, pare abbia continuamente minacciato e molestato per anni la donna, tanto da cagionarle un perdurante e grave stato di ansia e di paura e ingenerandole così un fondato timore per la sua incolumità.

Il provvedimento cautelare in carcere a carico dei presunti responsabili è stato emesso dal Gip del Tribunale di Brindisi,e dopo le indagini svolte dai carabinieri.

(Unioneonline/v.l.)
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