Ha perso le gambe Simone, il bimbo di 12 anni travolto con il cuginetto Alessio, rimasto ucciso nell'impatto, da un suv in una stradina del centro storico di Vittoria, in provincia di Ragusa.

Una tragedia che ha fatto piombare nella disperazione una città di 60mila abitanti.

I due ragazzini sono stati investiti in pieno mentre erano seduti sul gradino dell'uscio di casa, in un quartiere in cui tutti si conoscono. Una scena "impressionante", l'hanno definita i testimoni, documentata dalle immagini di un sistema di videosorveglianza.

A travolgerli una Jeep nera guidata da un 37enne con precedenti per armi e droga, che guidava, secondo gli investigatori, con un tasso alcolemico quattro volte superiore a quello consentito e che per questo non avrebbe saputo controllare l'auto, dopo un sorpasso azzardato. Lui stesso, prelevato a casa, ha ammesso di aver bevuto e sniffato cocaina.

La polizia lo ha arrestato per omicidio stradale aggravato dallo stato di ubriachezza.

Nel Suv c'erano altri tre amici, denunciati a piede libero per omesso soccorso stradale e favoreggiamento. Dopo aver travolto i due ragazzini tutti sono scesi dall'auto e sono scappati a piedi. "Avevamo paura di essere linciati", hanno detto ai carabinieri.

Non riescono neanche a piangere i genitori di Alessio e la madre rivela un particolare agghiacciante: "Dopo l'incidente, vedendo mio figlio steso sul marciapiede, cercavo un telefonino per chiamare il 118. L'ho strappato dalle mani di un uomo che non conoscevo. Era l'assassino di mio figlio, ma io non lo sapevo".

(Unioneonline/D)
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