È durato tre ore in un tribunale di Agrigento presidiato dalle forze dell'ordine l'interrogatorio di convalida dell'arresto di Carola Rackete, la comandante della Sea Watch 3 arrestata per aver forzato il blocco della Gdf che da 17 giorni impediva lo sbarco dei 40 migranti salvati dalla ong al largo della Libia.

Il gip si è riservato di decidere sulla convalida dell'arresto chiesta dai pubblici ministeri Salvatore Vella e Giulia Andreoli, che vogliono per la comandante anche il divieto di dimora nella provincia di Agrigento.

Carola ha risposto alle domande del gip: "Non volevo colpire la motovedetta della Guardia di Finanza, credevo che si spostasse e me la sono trovata davanti. Non era mia intenzione colpirli".

"La signora Rackete ha agito in uno stato di necessità e non aveva intenzione di usare violenza nei confronti degli uomini delle Fiamme Gialle. Ha cercato in ogni modo di evitare questo epilogo, ma non poteva attendere oltre, la situazione sulla nave era drammatica", ha detto il suo avvocato, Leonardo Marino

Davanti al tribunale uno striscione per la Rackete ("Standing by your side") mentre continuano - dentro e fuori dall'Italia - le polemiche.

Lo striscione davanti al tribunale (Ansa)
Lo striscione davanti al tribunale (Ansa)
Lo striscione davanti al tribunale (Ansa)

LE DICHIARAZIONI - Il papà della 30enne si augura che "la Germania faccia qualcosa". I Verdi tedeschi ne chiedono l'immediata liberazione. E oggi il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha ricevuto una telefonata dal suo omologo tedesco Heiko Maas: il titolare della Farnesina gli ha spiegato che "la magistratura è indipendente dal governo". Dunque "bisogna attendere, con fiducia e rispetto, le decisioni dei giudici".

Prima ancora dell'interrogatorio, le parole sprezzanti di Matteo Salvini: "Sei bianca, ricca e tedesca? Non lo so, fai una gita sul lago di Como, vai a fare volontariato con anziani e disabili o vai in parrocchia, non venire a rompere le palle nel Mediterraneo e a schiacciare i finanzieri contro le banchine dei porti italiani. Voglio sperare che venga confermato l'arresto per questa criminale". Poi, al termine dell'interrogatorio, ha incalzato: "Dalla giustizia mi aspetto pene severe per chi ha attentato alla vita di militari italiani e ha ignorato ripetutamente le nostre leggi. Dagli altri Paesi europei, Germania e Francia in primis, mi aspetto silenzio e rispetto. In ogni caso, siamo comunque pronti ad espellere la ricca fuorilegge tedesca".

Ha parlato anche Luigi Di Maio, sempre più in sintonia con l'altro vicepremier, da quando il leghista lo ha doppiato alle scorse elezioni europee: "Se arriva una nave e disobbedisce a un ordine della nostra Guardia di Finanza o dell'esercito quella nave deve essere sequestrata e basta, è assurdo che venga dissequestrata e finisca di nuovo in mare a ricominciare questo teatrino".

SEA WATCH - "Carola pronuncia solo parole forti, è una persona molto determinata, molto decisa che non parla mai per niente", ha detto la portavoce della Ong Giorgia Linardi. "Ci ha fatto avere un messaggio che diceva: 'Vi voglio bene, siate forti e non preoccupatevi'". Giorgia Linardi ha parlato anche della situazione in Italia: "Si sta irrigidendo, direi imbarbarendo, è evidente. Non ci aspettavamo questo livello di resistenza proprio fisica, perché crediamo che l'ingresso in porto di una nave con dei naufraghi a bordo non costituisca una tale minaccia per la sicurezza e l'ordine pubblico, mentre nulla è stato fatto per impedire che le persone sul molo gridassero insulti irripetibili contro di lei e contro l'equipaggio e le persone soccorse".

(Unioneonline/L)
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