Ha deciso di autosospendersi dall'Associazione nazionale magistrati Luca Palamara, il pm a Roma indagato dalla procura di Perugia per corruzione.

Lo ha annunciato lui stesso in una lettera al presidente dell'Anm.

''Illustre presidente - scrive Palamara a Pasquale Grasso - sono certo di chiarire i fatti che mi vengono contestati. Il mio intendimento ora è quello recuperare la dignità e l'onore e di concentrarmi esclusivamente sulla difesa nel processo di fronte a tali infamanti accuse. Per tali ragioni mi assumo la responsabilità di auto sospendermi dal mio ruolo di associato con effetto immediato. Sono però sicuro - conclude il pm - che il tempo è galantuomo e riuscirà a ristabilire il reale accadimento dei fatti''.

"Sono saltato in aria io", ha commentato in un'intervista alla Stampa, prima dell'annuncio delle dimissioni.

"Mi sono messo a disposizione per fugare ogni dubbio. Prima di tutto, sull'asserita tangente da 40mila euro. Non esiste. Io nemmeno so come sono fatti 40mila euro. È una enormità".

Quanto alle accuse di aver incamerato regali inopportuni: "Falso anche questo. Sto dimostrando, e oggi ho iniziato portando le prime ricevute, di avere sempre provveduto personalmente ai pagamenti. Altre ricevute le porterò presto".

(Unioneonline/D)
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