Marianna Greco aveva 37 anni quella mattina del 30 novembre del 2016 quando, nella sua casa di Novoli, in provincia di Lecce, fu trovata morta nel letto.

Sul collo i segni inconfondibili di quattro coltellate.

All'epoca il caso fu considerato un suicidio, ma oggi emergono, come riporta il Corriere della Sera, nuovi elementi che fanno pensare che le cose siano andate diversamente.

Tra questi l'intensità delle coltellate, che potrebbero non essere state auto-inflitte, o ancora le tracce di una lotta per difendersi e la presenza di capelli che potrebbero non essere della vittima.

Nel mirino degli inquirenti è tornato il marito, un 44enne che all'epoca fu indagato per istigazione al suicidio e che ora è accusato di omicidio. Un atto dovuto, dicono gli inquirenti, per permettergli di partecipare alle nuove indagini e fornire ulteriori elementi.

A spingere per la riapertura del caso sono stati i familiari della donna: convinti che Marianna non si sarebbe mai tolta la vita, da anni si battono per ottenere la verità.

(Unioneonline/D)
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