"Sono una persona perbene. Per me la politica è sempre stata interesse generale, da sindaco della mia città, da europarlamentare, e in questi anni da presidente di Regione. Quello che sta accadendo mi sconvolge e sono sicura che ne uscirò a testa alta. Credetemi non ho niente a che fare con pratiche di esercizio del potere che non siano rispettose delle regole".

Così il governatore dell'Umbria, Catiuscia Marini, nella lettera di dimissioni dal suo incarico. È indagata nell'inchiesta della Procura di Perugia su concorsi per assunzioni nell'ospedale cittadino che sarebbero stati pilotati.

"Le istituzioni - aggiunge - vengono prima delle persone che le guidano e non possono avere ombre che rafforzerebbero il già difficile rapporto di fiducia con i cittadini. Ritengo doloroso, ma giusto, lasciare per salvaguardare l'immagine della mia comunità".

E il segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, la ringrazia: "Catiuscia Marini ha scelto di mettere al primo posto il bene della sua Terra. Sebbene in presenza di un'indagine che è ancora allo stato preliminare, ha scelto con responsabilità di fare un passo indietro proprio allo scopo di evitare imbarazzi e strumentalizzazioni. Da garantisti, aspetteremo che la giustizia faccia il suo corso prima di emettere giudizi definitivi. Spero lo facciano tutti, la ringrazio".

Lo scorso weekend sono stati arrestati il segretario del Pd umbro Gianpiero Bocci e l'assessore regionale alla Salute Luca Barberini (anch'egli dello stesso partito).

(Unioneonline/M)
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