Poteva inquinare le prove, ma anche reiterare il reato. Incontrare altri ragazzini: in palestra, tramite Internet, o nei siti pedopornografici che frequentava abitualmente.

Ecco perché la donna di 31 anni di Prato che ha avuto un figlio (oggi ha sette mesi) da un ragazzino di 14 anni è stata arrestata. Secondo i pm è ancora pericolosa.

E i colpi di scena potrebbero non finire: altro materiale è stato sequestrato dal pc e dalla casa della donna, e anche dal telefonino del marito, indagato per alterazione di stato, perché pur sapendo che quel bambino non era suo lo ha dichiarato suo figlio biologico.

La Procura ha chiesto l'accertamento del dna anche sul secondo figlio della donna, che ha 11 anni.

Il pm non esclude che abbia avuto contatti con altri minori: "Non li abbiamo accertati, ma la possibilità che questi potessero avvenire, anche in virtù della frequentazione di certi siti Internet, ci ha spinto a chiederne l'arresto per possibile reiterazione del reato", ha detto il procuratore di Prato Giuseppe Nicolosi.

Alla 31enne, oltre al reato di atti sessuali con minore, è contestato anche quello di violenza sessuale per induzione. Pare infatti che la donna fosse ossessionata dal ragazzino, e che quando quest'ultimo le avrebbe comunicato di voler porre fine alla relazione, lo avrebbe minacciato: gli avrebbe detto diverse volte, con messaggi su Whatsapp, che lei si sarebbe tolta la vita, o che avrebbe portato il loro figlio vicino alla scuola frequentata dal 14enne.

La donna non faceva mistero della sua gravidanza extraconiugale: lo avrebbe raccontato nella palestra frequentata dal ragazzino, e anche al marito e al primo figlio.

(Unioneonline/L)
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