Cinque anni di reclusione.

Questa la condanna per l'ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari e l'ex direttore generale Luca Bronchi, imputati di bancarotta fraudolenta per il crac dell'istituto di credito aretino.

La sentenza, di primo grado, è stata emessa con rito abbreviato dal giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Arezzo, Giampiero Borraccia.

Il giudice ha poi condannato a due anni l'ex vice presidente Alfredo Berni per bancarotta fraudolenta e a un anno l'ex membro del cda Rossano Soldini per bancarotta semplice.

I quattro condannati erano gli unici ad aver chiesto il rito abbreviato.

Per gli altri 26 indagati, tra ex dirigenti e consiglieri di amministrazione, il gup ha deciso per il rinvio a giudizio con rito ordinario per tutti.

Nel corso della requisitoria erano state indicate tutte le attività che avevano portato al fallimento: dall'acquisto dello yacht di Civitavecchia (registrando una perdita di 25 milioni di euro), che avrebbe dovuto essere il panfilo più grande del mondo e che è rimasto in un cantiere, ai finanziamenti al relais di lusso villa San Carlo Borromeo dello psicanalista Armando Verdiglione; dai prestiti alle società del finanziere Alberto Rigotti ai prestiti all'impresa Sacci per una cinquantina di milioni di euro.

(Unioneonline/D)
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