La Sea Watch è diretta verso il porto di Catania.

Lo hanno reso noto fonti del Viminale, secondo cui la scelta è determinata dalla presenza di centri ministeriali per l'accoglienza di minori. I maggiorenni saranno immediatamente trasferiti all'hotspot di Messina.

Il via libera formale non è ancora arrivato ma di fatto per lo sbarco è questione di ore.

Unico intoppo: un guasto, che ha colpito l'imbarcazione e che sta ritardando l'arrivo nel porto catanese.

La destinazione - Catania - è stata confermata dal premier Giuseppe Conte da Milano, durante un incontro con il sindaco Beppe Sala.

Lo stesso Conte ha spiegato che i migranti saranno poi accolti da sette Stati europei che hanno dato la propria disponibilità". "Si è aggiunto anche il Lussemburgo - ha detto Conte - ai Paesi in cui saranno redistribuiti i migranti della Sea Watch, e lo ringrazio. Siamo, con l'Italia, 7 Paesi".

Intanto, il ministro dell'Interno Matteo Salvini, parlando in Parlamento, ha promesso la risoluzione del problema della Sea Watch in poche ore e ha aggiunto che risolverà a monte la questione dei migranti: "Sto lavorando a un provvedimento che limiti la possibilità di entrare nelle acque territoriali italiane, intervenendo a monte".

A bordo della Sea Watch, nave dell'omonima ong tedesca battente bandiera olandese, da giorni al centro di aspre polemiche politiche, ci sono 47 persone soccorse che sono state soccorse nel Mediterraneo, che da settimane attendono di arrivare in porto.

Il vicepremier ha anche ribadito: "Se mai arrivasse un altro barcone illegalmente in acque territoriali italiane rifarò esattamente quello che ho fatto con la Diciotti e con la Sea Watch".

(Unioneonline/s.a.)
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