Aveva 41 anni ed era originario di Cagliari l'assistente capo della Polizia penitenziaria in servizio al carcere di San Vittore che si è tolto la vita ieri a Milano con un colpo partito dalla sua pistola d'ordinanza.

Una tragedia senza fine, "un male che caratterizza in particolare gli appartenenti alla Penitenziaria, corpo composto da 34mila unità distribuite in 196 strutture carcerarie con un'utenza che ha raggiunto i 60mila detenuti", ha spiegato il Cosp, coordinamento sindacale penitenziario, il quale ricorda anche da nel 2018 sono stati 14 i casi di suicidi tra gli appartenenti alle forze dell'ordine.

"Non sappiamo - ha aggiunto il segretario nazionale Domenico Mastrulli - se in quest'ultimo caso era percepibile il disagio che viveva il collega. Quel che è certo è che sui temi del benessere lavorativo dei poliziotti penitenziari, governo e amministrazione penitenziaria sono in colpevole ritardo. Per questo chiediamo un incontro urgente al fine di attivare una serie di iniziative di contrasto al disagio dei poliziotti penitenziari".

(Unioneonline/s.s.)
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