Due decessi sospetti nella struttura comunale per anziani di Sassari, Casa Serena, il reparto di Ginecologia dell'ospedale di Alghero chiuso dopo la conferma di altri due positivi Covid 19 tra i sanitari e una nuova inchiesta della Procura sassarese sul contagio di decine di persone dentro gli ospedali, indagini affidate agli ispettori dello Spresal: è questo il bilancio di un'altra giornata difficile nella regione dell'Isola dove i numeri del Coronavirus continuano a crescere.

A Sassari una delle situazioni critiche è Casa Serena, che ospita circa 140 anziani. Nei giorni scorsi un ospite è deceduto, altri risultano positivi. E altri due sono morti con sintomi da Coronavirus. perciò stamattina arriverà ad Alghero un aereo militare da Ciampino, con a bordo tre medici militari e 200 tamponi: faranno test a tappeto nella struttura di via Pasubio e forse anche nella casa San Nicola. Poi porteranno già in giornata i campioni al Policlinico militare del Celio, per non gravare sui laboratori di analisi locali. Lo screening è la prima conseguenza operativa della task force di medici militari inviata lunedì scorso dal sottosegretario alla Difesa Giulio Calvisi.

Il caso Alghero - Un altro fronte si è aperto ad Alghero, dove l'esito dei tamponi ha messo in ginocchio un intero reparto. Ginecologia e Punto nascite dell'ospedale della cittadina catalana sono chiusi. Ai primi nove casi di positività, ieri se ne sono aggiunti altri due e la decisione di dichiarare non operativi i servizi è stata inevitabile. Con 11 persone contagiate non ci sono più le condizioni di lavorare. A questo si aggrava la situazione del polo ospedaliero sassarese, che sta progressivamente diventando l'unico riferimento per tutto il Nord Sardegna, una situazione molto difficile e rischiosa, Considerando anche che l'ospedale civile di Sassari e le Cliniche universitarie fanno i conti con un consistente numero di sanitari positivi Covod 19 e quindi fuori dalle strutture.

Le indagini - La Procura di Sassari, nel frattempo, apre nuovi filoni di indagine sulle modalità del contagio e sui alcuni dei decessi avvenuti negli ultimi giorni. A quanto pare ci sarebbero anche i primi indagati, ma si tratta di iscrizioni tecniche per rendere possibili attività medico legali. Il pm Paolo Piras, dopo le prime deleghe ai Carabinieri del Nas, ha affidato al personale dello Spresal (gli ispettori del Lavoro della Assl di Sassari) accertamenti sulla sicurezza e le condizioni nelle quali hanno operato medici e infermieri degli ospedali della città, in pratica il sistema sanitario indaga su stesso. È a carico di ignoti il fascicolo per l'ipotesi di epidemia colposa aperto nei giorni scorsi. La direzione dell'Azienda ospedaliera sassarese ha iniziato a fornire la documentazione sui protocolli al pm Paolo Piras, tra gli atti una delibera del 26 febbraio, che estende il severo Protocollo "Ebola" ai presidi sanitari. Il consulente legale della Aou, Nicola Satta: «Sono stati applicati protocolli congrui e scrupolosi per tracciare la positività. Chi è in prima linea dovrebbe essere sostenuto e non subire attacchi ingiusti».

Andrea Busia

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